Aumento di capitale Banca Popolare di Milano - 2014

a cura di G.Borsi, maggio 2014

Il Gruppo Bipiemme rappresenta il nono Gruppo bancario a livello nazionale (classifica per totale attivo), con una quota di mercato al 31 dicembre 2013 dell'1,73% per i depositi da clientela e dell'1,86% per gli impieghi a clientela, e gode di un significativo posizionamento in Lombardia, Piemonte e in alcune province di Lazio, Puglia ed Emilia Romagna.
La clientela del Gruppo è composta principalmente da soggetti privati e famiglie, che complessivamente rappresentano circa il 90% dei clienti. La suddivisione dei crediti e la selezione delle attività economiche e dei settori produttivi rispecchia la scelta strategica di focalizzare l'attenzione sui predetti segmenti di clientela.

Caratteristiche dell'offerta

La società ha deciso di dar corso all’aumento di capitale deliberato a suo tempo mediante l’emissione di un massimo di 1.162.161.765 nuove azioni da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di opzione di 9 per ogni 25 vecchie azioni possedute.
Il prezzo delle nuove azioni è stato fissato in 0,43€, per un ammontare complessivo dell’offerta di circa 500 mln di euro.

Calendario dell'offerta

I diritti di opzione saranno trattati dal 5 al 16 maggio 2014 compresi, mentre il termine ultimo per la sottoscrizione delle nuove azioni è fissato al 23 maggio 2014.

Principali dati economici

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2012 il Gruppo ha registrato una perdita netta pari rispettivamente a 614,3 e 429,7 milioni di euro. Il bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 evidenzia un ritorno all'utile, con un risultato positivo di Euro 29,6 milioni. Nonostante il primo bimestre 2014 sia stato caratterizzato da un andamento positivo, rimangono segnali di incertezza legati al perdurare della crisi economico-finanziaria.

Benché il gruppo effettui periodicamente degli accantonamenti per fronteggiare eventuali perdite sui crediti deteriorati, un significativo ulteriore peggioramento di tali sofferenze potrebbe richiedere un incremento degli accantonamenti e avere ripercussioni negative sul bilancio del Gruppo. In effetti, pur con un trend di crescita rallentato, la dinamica delle attività deteriorate ha prodotto un incremento dei crediti deteriorati lordi, passato dall'11,5% del 31 dicembre 2012 all'attuale 14,9% sul totale dei crediti.

Il principale obiettivo del piano industriale consiste nel raggiungimento di un utile netto consolidato pari a 295 milioni nel 2016 e a 403 milioni nel 2018.
La Banca attualmente capitalizza 2.4 miliardi di euro su un patrimonio netto di circa 3.6 miliardi. Quindi, considerati i 500 milioni di aumento di capitale, se post-aumento valesse come ora circa 0.65€ per azione (prezzo rettificato), quoterebbe circa 10 volte gli utili attesi al 2016.

Principali azionisti

Alla data del prospetto, sulla base delle informazioni in possesso della Banca, risultano detenere una partecipazione superiore al 2% solo 2 fondi comuni, AThena Capital con il 7% e Ubs con il 3,6%.

Consorzio di Garanzia

E’ stato costituito un Consorzio di Garanzia, che rappresenta un onere non indifferente per la società. Considerato che i costi stimati dell'operazione ammontano a ben 26 mln di euro, nelle casse della società entreranno circa 474 mln di euro.

Milano, 02 Mag 2014 - 18:00
Borsa Italiana comunica i prezzi di riferimento rettificati e i K di rettifica efficaci dal 05/05/2014:

Codice
Descrizione
Prezzo di Riferimento Rettificato
Prezzo Last Rettificato
Prezzo Ufficiale Rettificato
Coefficiente K
PMI
BCA POP MILANO
0,6475
0,6476
0,6661
0,89207584
PMIAZA
BANCA POPOLARE MILANO AZA
0,0784
-
-
-

In base a questi valori, ecco la tabella delle parità matematiche di diritto e azione:

Prezzo del diritto
Costo dell’azione
Azione piena
Zero
0,43
0,43
0,009
0,455
0,464
0,036
0,53
0,566
0,063
0,605
0,668
0,072
0,63
0,702
0,081
0,655
0,736

Ricordo che in caso di aumenti di capitale, come in quello recente di Banco Popolare, interviene il fattore di rettifica su tutti i prodotti derivati, con modifica dei precedenti parametri. Quindi da lunedì 5 maggio lo strike dei covered warrant e delle stock option risulterà pari al vecchio strike moltiplicato per il fattore di rettifica, mentre il multiplo (ossia il numero di azioni oggetto del contratto) sarà pari al vecchio multiplo diviso per il fattore di rettifica.
Se prima avevo una call comprata strike 0.80 su 10 mila azioni, ora mi troverò con una call comprata strike 0.80 x 0.8920 = 0,7136, ma non più su 10 mila, bensì su 10.000/0,892 = 11.211 azioni.